Naufragi - di Francisco Coloane
"I marinai d'ogni latitudine assicurano che là, a un miglio da quel tragico promontorio, testimone dell'incessante duello tra i due più vasti oceani del mondo a Capo Horn, il Diavolo è rimasto ancorato a un paio di tonnellate di catene, che lui trascina facendo gemere i ceppi sul fondo del mare nelle orride notti di tempesta, quando le acque e le ombre oscure dal cielo sembrano salire e scendere su quegli abissi".
Francisco Coloane ha scritto questa antologia di naufragi avvenuti tra il 1520 e i primi del Novecento, prendendo ispirazione da uno dei suoi libri preferiti, scritto dallo scienziato cileno Vidal Gormaz, che nel testo aveva censito centinaia di naufragi avvenuti nelle coste del Sud America: storie di navi e naviganti, lupi di mare, corsari, esploratori, storie vere e antiche leggende di uomini accomunati da un destino dove la forza del mare punisce gli errori e le imperizie dell'uomo, senza pietà, scrivendone così l'ultima pagina di vita.
Potreste scoprire, nel capitolo "A proposito di Capo Horn", come nacque la leggenda dell'Olandese Volante, Vanderdecken, capitano blasfemo che si era giocato la vita dopo aver giurato di doppiare il Capo di Buona Speranza, da cui non aveva più fatto ritorno; o potreste conoscere i dettagli dell'agonia dell'Antartic del 1902, bloccata dai ghiacci a seguito di una violenta tempesta ... E ancora: La Rosa delle Ande ... La fregata Wager ... Il Mataura ... la Cordillera ... 200 pagine per 40 storie vere, a tratti arricchite dalle leggende del luogo, che narrano di naufragi finiti in tragedia o in salvataggi grazie a uomini valorosi.
Subirete il fascino di quelle terre lontane, sostenuti dalla poesia dell'ignoto: "l'ignoto è per me una parola magica, perché ogni volta che ripenso alla mia vita, è stata spesso questa parola a spingermi a sciogliere gli ormeggi".
Si tratta di una raccolta di storie che, come commentato da Luis Sepúlveda, omaggiano il mare, chi lo ama e lo affronta quotidianamente: "Con Coloane qualcosa di nuovo è entrato nella Casa della Letteratura: il rumore del mare in tempesta e le voci di migliaia di avventurieri sperduti nelle pianure della Patagonia e nella desolata solitudine della Terra del Fuoco".
Ma il mare richiede attenzione oltre che amore. "Bisogna sempre temere e rispettare il mare. I pescatori di Chiloè hanno l'abitudine di dire: non dare mai le spalle al mare ".