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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

La pianta del mondo - di Stefano Mancuso

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  Adoro le piante. In città, ne sento tanto la mancanza: troppo cemento, l'aria malsana, il cielo raramente di un blu intenso. Così, quando mi capita di camminare nei boschi, mi faccio avvolgere dai profumi e dalla magia delle piante, incantata dalle loro forme più strane, dalla forza che irrompe dal terreno attraverso le loro radici. Il sole che filtra tra i rami, lo spettacolo del foliage in autunno o le emozioni che provo dopo una bella nevicata invernale...grazie alla bellezza delle piante, il mondo acquista colori e odori che mi fanno stare bene. È come se mi sentissi più viva, finalmente in connessione con Madre Natura e senza quella nuvola di smog che è parte della mia quotidianità in città 😬. E respiro ...  a pieni polmoni! In quei luoghi, di silenzio e purezza, io mi disintossico persino dai mie umori più neri: tutto passa, tutto scorre, e quando ritorno a casa mi sento rigenerata nel corpo e nello spirito. La foresta è la mia beauty-farm 😁. Perché quindi non leggere u

I cinque Riti tibetani

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  Avete presente quel post simpaticissimo dove c'è un gatto che si stiracchia e che dice: "Io non sono vecchio! Mi alzo, sollevo le mie braccia, muovo le mie spalle, giro il mio collo ... Tutto quanto fa il medesimo rumore ....Craaaaaaaaaaaaaaaacccccck! Sono arrivato ad una conclusione: io non sono vecchio, sono croccante!! " ? 😂  Se anche voi siete "croccanti", soprattutto la mattina, appena svegli, mi capirete benissimo: facciamo il check del risveglio 🤔 piede sinistro? Ok ...ginocchio destro? Così così ... Spalle a posto? Aspetta che ci riprovo ... Rotazione del collo? Piano piano che mi sfascio 😅. La situazione, a volte, è veramente imbarazzante: basta una semplice escursione in montagna di qualche ora, immersa in meravigliosi boschi di larici e pini, che mi ritrovo il giorno dopo a ricordarmi di avere muscoli di cui non immaginavo nemmeno l'esistenza 😏 E il lockdown mi ha dato la mazzata finale 😠 Così, quando mi sono ritrovata a sbirciare, questa e

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare - di Luis Sepulveda

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Quest'anno se n'è andato un gigante della letteratura: Luis Sepulveda. Se l'è portato via il Covid (virus maledetto!). La malinconia per la scomparsa di questo grande scrittore e il desiderio, in qualche modo, di dargli un saluto alla mia maniera, mi ha portato a rileggere un suo straordinario capolavoro, per grandi e piccini: " Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare ",  un piccolo libricino che avevo letto tanti anni fa e che mi aveva conquistata. È incredibile come, in così poche righe, Sepulveda riesca a trasmettere importanti messaggi di vita come la solidarietà, l'amore incondizionato, la bellezza nella diversità, la forza dell'amicizia, la capacità di non perdersi mai d'animo per affrontare le sfide della vita con coraggio, superando le paure, ascoltando il proprio cuore.... e che bisogna proteggere il nostro ecosistema, perché mari e cieli sono nostra fonte di vita. È un bellissimo romanzo. Da leggere e rileggere.  Kengah,