Come è profondo il mare - di Nicolò Carmineo
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Mi piace guardare il mare. D'estate. Soprattutto al tramonto. Chiudere gli occhi, allontanare i pensieri della giornata, e ascoltare il lento movimento delle onde che dolcemente spumano allungandosi sulla spiaggia ormai semideserta. I profumi del mare, dei doposole, le conchigliette che sbucano qua e la' dalla sabbia, i runners e gli amanti delle benefiche passeggiate silenziose sul bagnasciuga, gli ombrelloni che, poco alla volta, vengono chiusi, lasciando spazio a giochi di luci e ombre dove il protagonista è il sole con la sua ultima magia prima di cedere il passo alla notte con le sue stelle ... È un momento per me di serenità rigenerante. Per me mare significa vacanza, estate, star bene. Così, quando ho scelto di leggere il libro- reportage di Nicolò Carnimeo " Come è profondo il mare. La plastica, il mercurio, il tritolo e il pesce che mangiamo (dal nostro inviato nella più grande discarica del pianeta) ", sapevo che mi sarei fatta in qualche modo del male, po